Tom riaprì gli occhi e vide che davanti a lui si erano materializzate due piastre madri in tecnologia surface mounting sulle quali troneggiavano rispettivamente un 786 con 4GB di cache memory interna e un 68070 a 14.77 GHz, oltre a qualche processore ottico ed altra componentistica esoterica non identificabile. ``Il Manuale del Modem'', Frank Stajano

  Che dire dell'hardware di Lillput BBS, se non che è coerente con il suo nome?!

  Il computer è un vecchio e roccioso 486 DX2/66, uno dei primi PCI, con interfaccia SCSI (NCR53c810) integrata, 16MB di ram e due dischi, un IDE da 270 (Conner) e uno SCSI da 540 megabyte (IBM).
  Il Modem è uno splendido USR Courier V.everything.
  Il tutto è protetto da una ``ciabatta antisfiga'' e da un gruppo di continuità ``senza nome'' (roba taiwanese), che però svolge egregiamente il suo lavoro.

  Il software non può che essere Linux, l'unico in grado, ormai, di poter fare qualcosa di utile con un computer del genere.
  In particolare la BBS monta una bellissima distribuzione Debian, su cui sono stati costruiti script e accorcchi varii per usarla come una BBS: tutto questo è anche chiamato progetto LinuxBBS.

  Quindi, visto come stanno le cose, se avete in un cantuccio dell'hardware (computer, dischi, schede, ...) di cui non sapete che fare, potete tranquillamente e con grande gioia (mia) donarlo a Lilliput BBS che ne ha sempre bisogno.
  Al solito potete rivolgervi al SysOp.